“L’identità. A noi veniva cancellata l’identità italiana. Sono scappato con mia madre e mia sorella in Friuli. Mio padre invece è rimasto a Dignano. Una notte i soldati di Tito hanno fatto irruzione in casa nostra. Da quel momento non si è saputo più nulla di lui”. Sono queste le parole di Giorgio Gorlato, esule istriano intervistato da Il Giornale.

Oggi il Consiglio Regionale ha ricordato – solennemente – le vittime delle foibe.
Abbiamo l’obbligo e il dovere di commemorare Il Giorno del Ricordo perché atti di violenza disumana come questi non si ripetano mai più.