Nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi in via Garibaldi 9 a Genova, si è svolta la presentazione del romanzo “Mia madre mi odia” della giovane scrittrice genovese Leyla Ziliotto. L’evento, promosso dalla consigliera comunale e regionale e con delega alle istituzioni Lilli Lauro, è stato moderato dalla giornalista Giorgia Fabiocchi, con interventi di Emanuela Guerra (avvocato), Gino Sciabà (docente e ricercatore universitario), Miriam Pastorino (presidente dell’Associazione culturale “Voltarpagina”).

Il romanzo, nato nel 2017 come un’opera autoprodotta, è stato successivamente acquisito dalla Casa editrice Tabula Fati, che lo ha ripubblicato in una nuova veste editoriale e grafica, distribuendolo in tutta Italia, da Nord a Sud.

Il libro nasce con l’intento di dare voce a realtà poco convenzionali, a dolori solitari e apparentemente inconcepibili come l’odio di una madre nei confronti dei propri figli. È un libro che fa riflettere sull’assurdità di taluni stereotipi moderni, come quello secondo cui la violenza è una prerogativa esclusivamente maschile, ma anche su altre tematiche attuali come l’integrazione, spesso forzata, di elementi culturali difficilmente assimilabili all’interno della realtà occidentale, l’esterofilia intesa come dovere, la generalizzata perdita di valori e identità, i figli ostaggio di una società assente e muta dinanzi ai loro bisogni.